29 agosto 2023

Sea Lemon - Stop At Nothing EP REVIEW

E' passato giusto un anno dal debutto di Natalie Lew con un ep che aveva mostrato la marcata propensione della musicista di Seattle per il dream pop più arioso e delicato, facendo subito pensare allo stile peculiare di Hazel English. 

Nel frattempo Natalie ha spostato la casa della sua creatura musicale Sea Lemon dalla Spirit Goth ad una label a totale trazione femminile come la Luminelle. E, soprattutto, ha impostato una profonda collaborazione produttiva con Jackson Philips / Day Wave, cioè lo stesso musicista che - salvo una breve parentesi - ha contribuita proprio a creare il suono inconfondibile di Hazel. 

Il risultato è davvero una bomba. I cinque pezzi di questo Stop At Nothing sono un salto in avanti pazzesco nella breve ma super promettente carriera della Lew, e sono probabilmente il dream pop migliore che avremo ascoltato in questo 2023. 

Già dall'iniziale Vaporized ci sembra di entrare in un mondo che conosciamo bene (e ci piace da morire): una trina di chitarre cristalline e scampanellanti, morbidi synth atmosferici, una ritmica di essenziale e dinamicissimo uptempo, la melodia delicata e sognante portata avanti dalla voce sottile di Natalie, le armonie vocali che illuminano lo sfondo, le liriche che - nonostante il tono generale - racchiudono una inquieta e inquietante tristezza. Grande densità e grande leggerezza fuse insieme. 

Stessa ricetta nella successiva Breakdown, duetto con Day Wave che gira intorno a un ritornello che arriva subito e si trascina dietro a spirale il resto. 

Cellar, il singolo che aveva anticipato l'ep, è senz'altro il pezzo più ambizioso del lotto: testo davvero dark e possente cavalcata che ricorda da vicino il sofferto, catartico, elettrico e scenografico intimismo dei nostri amati Basement Revolver. La stratificazione sonora è veramente splendida. 

3A è il momento più apertamente pop dell'ep: un pezzo di coinvolgente leggerezza che sembra uscito dai primi dischi dei Pains Of Beeing Pure At Heart. 

Dramatic chiude con un'altra architettura à la Day Wave, oscura nell'anima e scintillante nella superficie. 

L'unico difetto di Stop At Nothing è la sua durata limitata: cinque canzoni - solo cinque purtroppo - di grandissimo effetto e di altissimo livello, che lasciano l'acquolina in bocca per le prossime che verranno. 

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