Non so molto di Natalie Lew, se non che viene da Seattle (città che, come sappiamo, ha una grande tradizione indie pop) e che questo Close Up è il suo debutto con il moniker Sea Lemon.
I tre singoli che ci hanno fatto conoscere Sea Lemon nel corso dell'ultimo anno puntavano tutti nella direzione di un dream pop arioso e melodico, nello stile di Hazel English, della prima Hatchie, e - non a caso - dei Castlebeat di quel Josh Hwang che è il patron della Spirit Goth, l'etichetta che ha scoperto e lanciato Natalie Lew.
A dispetto del tono piuttosto inquieto e notturno delle liriche, i cinque pezzi dell'EP viaggiano quindi sulle ali leggere di chitarre jangly e riverberi atmosferici che si intrecciano piacevolmente e mescolano in modo perfetto malinconia e dolcezza.
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