24 febbraio 2021

Hoorsees - Hoorsees ALBUM


Bene o male tutta la musica di cui ci occupiamo qui ha le proprie radici ben sprofondate nell'indie di venti, trenta (o forse addirittura quaranta) anni fa. Ci sono band che suonano nostalgiche in modo dichiarato: citano le loro fonti, cercano di assomigliare loro con spirito filologico. Altre invece suonano non tanto con un modello in mente, ma come se loro stesse vivessero dentro una dimensione parallela in cui il tempo si è cristallizzato in un determinato anno. 

E' il caso probabilmente dei parigini Hoorsees che, cercandoli con la macchina del tempo, potremmo trovare in studio dalla parti del 2002, con la scena dominata dall'esordio degli Interpol e degli Strokes, in un passaggio ideale fra la generazione straordinaria dei Pavement e quella di una serie di giovanissimi post-post punk che cercano di rendere potabili i Joy Division vent'anni dopo. 

Le nove canzoni dell' omonimo disco di debutto degli Hoorsees ci mostrano quattro ragazzi di grandissimo talento, capaci di una scrittura mai scontata, alla ricerca costante di una scenografica piacevolezza ma anche di strutture più articolate, davvero a metà strada tra luci melodiche e umori ombrosi. Overdry, il piccolo inno guitar pop che apre l'album, con il suo retrogusto alla Cure, sarà senz'altro uno dei pezzi che segneremo nella lista dei memorabili a fine 2021, ma anche negli episodi successivi (Pitfall e Get Tired sono altri gioiellini) è evidente una straripante voglia di intrecciare chitarre e farlo con entusiasmo. 

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