09 agosto 2024

Cinéma Lumière - Wishing It Was Sunday ALBUM REVIEW

Volete una definizione perfetta e senza bisogno di tante parole di cos'è il twee pop? Bene, allora non avete che da ascoltare il primo album dei filippini Cinéma Lumière. 

La band di Manila probabilmente l'avete già sentita nominare da queste parti in occasione dell'uscita di qualche singolo negli anni scorsi, e oggi esce con questo suo primo album dal titolo (twee da morire!) Wishing It Was Sunday. 

Mary Yeung, Jon Tamayo e compagni suonano il guitar pop più luminoso e gentile che possiate immaginare, lo stesso in fondo di tante band asiatiche che sembrano avere nel dna questo approccio di morbida delicatezza che potremmo avvicinare senz'altro (cito un po' a caso) ai primi Cardigans, ai Camera Obscura, ai Tullycraft, ai Blueboy, agli Allo Darlin, in fondo all'intera galassia Sarah Records, ma anche alle cose più soffici dei Say Sue Me. Con in più qualcosa di bambinesco, gioioso e catartico di matrice anti-folk: Sunday per esempio è un gioiellino prezioso super pop da ascoltare e riascoltare a nastro e - lo dico per gli appassionati - a me ha ricordato da vicino una band italiana che ho amato alla follia come i Pecksniff. 

Nei dieci piacevolissimi episodi del disco ovviamente troviamo chitarre jangly, synth ora più colorati ora più dreamy (Longing For You), una azzeccata alternanza delle voci maschile e femminile come da manuale, un misto di catchyness, sorridente positività e spirito naïf che sembra il vero trademark del gruppo (Write Your Name in The Sky e Into The Sun i due pezzi più forti in questo senso). 

Difficile pensare ad un disco più estivo e insieme rinfrescante di questo per fronteggiare il caldo d'agosto. 

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