05 agosto 2024

april june - baby's out of luck again EP REVIEW

Victoria Zolotukhina è senz'altro un'artista a tutto campo, oltre ad essere un perfetto esempio di una generazione (i ventenni di oggi) che non ama avere confini geografici: studentessa di cinema a New York e di materie artistiche a Helsinki, oggi è basata a Madrid e da alcuni anni pubblica la sua musica con il moniker april june (tutto minuscolo, per rispetto filologico).

Personalmente amo lo stile catchy e super raffinato di april june da quando l'ho scoperta nel 2021, e da queste parti ho segnalato quasi tutti i numerosi singoli usciti negli ultimi anni. 

L'EP in uscita oggi si è fatto davvero attendere, ma ovviamente non tradisce affatto le attese. Da sempre april june si muove in un paesaggio dream pop dai contorni assolutamente personali e - passatemi il termine - ben più "contemporanei" di tante band dream pop. Insomma, non c'è alcuna nostalgia per i canoni del genere e - elemento fondamentale - non sono le chitarre il perno attorno a cui tutto gira, ma i synth e la voce (e, in definitiva, l'impasto sonoro complessivo: sappiamo bene come nella musica pop di oggi la produzione è il 99% del lavoro), con un chiarissimo retrogusto anni '80 che oggi è la moda. 

Victoria ha studiato cinema non è un caso che da sempre le sue canzoni possiedano una dimensione fortemente cinematografica, che si incarna in una narrazione fatta di suggestioni atmosferiche e in una morbidezza "cool", sensuale e crepuscolare, che richiama molto Lana Del Rey ma anche i Cigarettes After Sex. In questo, direi, quella "contemporaneità" di cui parlavamo. Per il resto emerge sempre una grande capacità di essere elegante ed orecchiabile, con alcuni episodi (baby's out of luck again, pretty like a rockstar e carry you on my broken wings su tutti) che sono veramente dei banger alternativi in attesa di esplodere. 

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