Gli Smashing Times hanno già diverse pubblicazioni negli ultimi quattro anni, e questo The Sporting Life è il loro secondo album, ancora una volta ispirato ad un'idea di jangle pop che travalica i decenni e si muove con una naturale e sorridente nonchalance sul lunghissimo e sottile ponte che collega Byrds, psichedelia, REM, i gruppi della K Records, della Sarah e della Flying Nun, fino alle ramificazioni più sixities del brit pop e agli Stone Rose, giù giù fino al jangly di oggi (Glenn Donaldson e compagnia).
Nei sedici pezzi del disco ovviamente tante chitarre tinnanti, una diffusa e luminosa immediatezza, una certa aria straniante e straniata (prendete i sette minuti lisergici di Peppermint Girl), il tutto in una dimensione di artigianale ed essenzialissima spontaneità, che fa sembrare ogni canzone registrata dal vivo. Where Is Rowan Morrison, che in tre minuti e quarantacinque riassume bene lo stile Smashing Times, è il capolavoro del lotto, con un ritornello di sfrontata armonia che se ne esce quasi inaspettato.
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