I cinque pezzi di questo The Life We Planned escono dalle stesse sessioni di registrazione dell'album e quindi in teoria sarebbero dei classici lati B, ma la qualità è talmente alta che non ci meravigliamo che Thierry abbia voluto dare seguito immediato a 89 Memories.
Abbiamo già avuto modo di parlare dell'amore di Haliniak per l'indie pop originario, quello fiorito tra fine '80 e inizio '90, e di lodare la sua capacità di introiettarne il linguaggio facendolo proprio e trasformandolo in uno stile personale. Non ritroverete quindi una definita traccia di una particolare band degli anni d'oro nelle canzoni di My Raining Star, ma un piccolo universo guitar pop in bottiglia, dove potrete sentire echi di Ride, Primal Scream, Field Mice, Cure, i primi Teenage Fanclub, Jesus & Mary Chain, e così via.
Ovvio che per noi vecchi maniaci di chitarre scampanellanti e sfrigolanti è un po' come andare a nozze, e in pezzi di cristallino dinamismo come Mirror 2 (è in verità una riedizione di Mirror, che apriva un EP del 2020), Summer's Gone, What Can We Do e The Life We Planned, c'è davvero il piacere non solo di ascoltare qualcosa di bello, ma di condividere con chi l'ha concepito la stessa idea di "perfect pop song".
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