25 novembre 2022

Gladie - Don't Know What You're In Until You're Out ALBUM REVIEW

Augusta Koch è stata per quasi un decennio la cantante delle Cayetana, una piccola istituzione dell'indie della East Coast. Sciolta la band, ne ha prontamente riformata un'altra, più ambiziosa e numerosa, che ha chiamato Gladie (o gladie con la g minuscola, sembra di capire). 

L'album di debutto di Augusta e compagni va a infilarsi sicuramente nell'affollata strada dei gruppi nostalgici dell'età d'oro dell'indie americano (i primi Novanta) e innamorati di un'etica pop punk che, pur con declinazioni piuttosto diverse, vede viaggiare sulla stessa carreggiata i Beths o i Martha. 

Non è un caso se Purple Year, Born Yesterday e Mud i due pezzi che aprono il disco di debutto dei Gladie, abbiano ritmiche uptempo, chitarre piuttosto spigolose ed un'attitudine piuttosto lo-fi, che in fondo ricordano molto da vicino gruppi di garage pop che amiamo come i Reemember Sports (For A Friend sembra veramente uscire da un lavoro dei loro concittadini). 

Poi però arriva una canzone davvero memorabile, corale e travolgente come Hit The Ground Running che sembra cambiare un po' le carte in tavola e sposta il focus su un cantautorato appena sporco e apertamente melodico che non può non far venire subito in mente le cose migliori di Waxahatchee. 

L'album prosegue su questa falsariga, alternando numeri più veloci (e terribilmente catchy) come Nothing o Heaven Someday ed altri dai contorni più ampi e morbidi.

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