06 novembre 2021

Fortitude Valley - Fortitude Valley ALBUM REVIEW

Spesso capita che, tra un palco e l'altro, band diverse finiscano per mescolare parte dei loro ingredienti umani e musicali, magari giusto con lo spirito di vedere cosa viene fuori. Nel caso dei Fortitude Valley c'è sicuramente questo, ma le frequentazioni dei membri della band affondano in un passato dimenticato (e forse dimenticabile) se è vero che Laura Kovic, vera titolare del progetto, e Greg Ullyart hanno militato insieme in una cover band dei Blur chiamata, sentite sentite, Bleurgh. 

La cosa principale, in definitiva, è che il motore di tutto sia l'amicizia. E non c'è dubbio che Kovic (tastierista dei Tigercats), Ullyart (chitarrista dei Night Flowers), Ellis e Stephens (chitarra e batteria nei Martha) siano prima di tutto amici che si sono ritrovati a mettere insieme i propri notevoli talenti - si tratta di band che non hanno bisogno di presentazioni e che da queste parti adoriamo - per dare vita a undici canzoni di Laura, una musicista che nei Tigercats non era certo al centro della scena per quanto fosse fondamentale.

Canzoni, quelle di Fortitude Valley, che brillano di una scrittura diretta, intelligente e piacevolissima (il primo paragone che mi viene in mente sono i Mammoth Penguins di Emma Kupa) e possiedono il ruvido dinamismo e l'elettrica e muscolare immediatezza di tutte le band che abbiamo citato sopra: chitarre super frizzanti, una sezione ritmica votata all'uptempo, la voce delicata della Kovic a disegnare, episodio dopo episodio, una personale traiettoria gentile e colorata dentro l'elettricità del punk pop, come se i primi Belle & Sebastian avessero alzato i tempi ed aperto i distorsori (è giusto l'impressione che mi fa un pezzo come Forget About Me, che è il mio preferito del lotto). 

Uno degli album imprescindibili del 2021. 

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