In un periodo davvero avaro di nuove uscite interessanti (arriveranno con l'autunno, ne siamo certi) vengono a confortarci i Beths con questo atteso album live (ripreso anche in un film corredato di interviste e backstage disponibile su YouTube), che di questi tempi è una deliziosa caramella dal retrogusto amaro.
La registrazione risale a un anno fa - Jump Rope Gazers era uscito da pochi mesi - in un momento in cui nella natia Nuova Zelanda la pandemia sembrava scongiurata e 1500 persone festanti potevano assieparsi sotto il palco della Auckland Town Hall per omaggiare Beth Stokes e compagni.
Ascoltare e vedere oggi il live dei Beths da un lato ci entusiasma (per la forza travolgente e sempre sorridente di una delle band che da queste parti amiamo di più), ma dall'altro ci inonda anche di malinconia perché la sorte dei concerti live (quelli veri) per lo meno in Europa è al momento ancora piuttosto traballante.
Per i quattro ragazzi di Auckland il live in questione è stata un po' la celebrazione di quanto conquistato nel giro di soli due album, e la scaletta mette in fila ed alterna con elettrica voglia di divertirsi e divertire tutte le hit del gruppo, dal pop punk uptempo di I'm Not Getting Excited fino al crescendo quasi emo di River Run, tracciando anche idealmente il breve ma significativo percorso di una band che ha saputo costruirsi un'identità indie riconosciuta in tutto il mondo e che, obiettivamente, maneggia un talento gigantesco.
Unica pecca - ma è un'osservazione personale - non c'è Lying In The Sun, che è un capolavoro assoluto. Ma c'è tutto il resto...
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