Per una band presentarsi prima di tutto come fans della mitica etichetta neozelandese Flying Nun e dei Go Betweens è già un biglietto da visita perfetto. Cosa ci si può aspettare da un endorsement così esplicito se non un jangly pop nostalgicamente cristallino.
E in effetti è esattamente quello che i tre musicisti californiani sanno fare al meglio. Gli otto pezzi di A Strange Dream risuonano luminosi di quell'indie pop timidamente catchy e risolutamente midtempo che è stato (ed è) il marchio di fabbrica dei loro modelli. Con in più un'aria di malinconia acustica in bianco e nero (Nighttime Skies) che sembra uscita da un disco degli East River Pipe o da qualche altro singolo della primissima Sarah Records.
I numeri migliori? La più rotonda, dinamica On And On, con le sue chitarre che più californiane di così non si può. L'immediatezza obliqua à la The Bats di I Want To Know. E la conclusiva I Love Only You, dove recitativo e armonie vocali accompagnano un ipnotico crescendo.
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