Sono passati
quasi dieci anni da quando un ragazzo norvegese che si faceva chiamare Dylan
Mondegreen debuttò con un album, While I Walk You Home, che fece
innamorare quasi tutti della sua raffinata delicatezza (e della sua ammiccante
copertina).
Børge
Sildnes
nel frattempo è cresciuto, ha messo su famiglia, ma ha portato avanti il suo
alter ego musicale con sponatnea naturalezza, facendone anzi lo specchio dei
piccoli e grandi mutamenti che la vita gli ha messo davanti, che sono poi la
materia costante trattata nelle sue liriche.
Arrivato
oggi al quarto album, Every Little Step (titolo che sembra
proprio fare riferimento al quotidiano autobiografismo tanto amato da Mondegreen), il
norvegese continua lungo la sua strada di quieta e rilassata luminosità cantautorale,
che potrebbe ricordare i connazionali I Kings Of Convenience ma ha
lunghe e solide radici soprattutto nel soft rock da Jackson Brown in giù e nell'elegante
gentilezza dei Belle & Sebastian. Nessuna sorpresa allora nei dieci episodi
del disco, che sunonano ugualmente morbidi e piacevoli e sono prodotti con una
essenziale ma attentissima cura dei particolari.
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