Il gruppo di Tiff Brown e Matt McTiernan (autori di testi musiche rispettivamente) appartiene stilisticamente a quella schiera di band - diciamo nello stesso campionato di Bleach Lab e Kindsight - che interpretano il dream pop in modo più sintetico e dinamico, sostenuto non da muri di elettricità ma da una immancabile trina di chitarre.
Nel caso dei Blanco Tranco la forte personalità vocale di Tiff e la torrenzialità delle sue liriche sono da sempre uno dei marker più evidenti della band: pezzi di sicura presa come Another Sheltered Life o Eyes Wide Shut - ma potevamo citarli davvero tutti e dieci - mettono insieme in maniera estremamente felice un'istanza post punk dai bordi quasi taglienti ed un'anima pop che rende tutto luccicante, avvolgente e piacevole.
Gli australiani si muovono con naturalezza totale fra l'immersione in un jangle pop di raffinata morbidezza (Baby Blue) e diafana sensualità (Cloud Talk) e l'atmosfera notturna, inquieta e assolutamente scenografica dei numeri più uptempo (Jacaranda).
Se l'attesa è stata lunga, il risultato la premia alla grande.
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