02 luglio 2024

Lunar Isles - Parasol ALBUM REVIEW

Dice David Skimming che Parasol è ideale per essere ascoltato in una pigra domenica pomeriggio. Pochi artisti come lo scozzese trapiantato a Seoul hanno in effetti il potere di definire atmosfere con la propria musica, trasformandola in uno straordinario mezzo di racconto delle piccole cose di tutti i giorni, di un'emozione profonda o di un'immagine balenata davanti per caso. 

Il dream pop di Lunar Isles lo conosciamo già da tempo - l'anno passato abbiamo lodato volentieri il terzo album di Skimming - e decisamente dentro le canzoni di Parasol ritroviamo quello stile largo, liquido, rilassato ed elegante che abbiamo apprezzato in tutte le uscite precedenti. 

C'è, nei pezzi di David, una interessante commistione fra il surf notturno e sensuale di Cigarettes After Sex e il guitar pop di diafana morbidezza di Day Wave e Beach Fossils. La voce è sempre soffice e confidenziale, le chitarre timide, crespuscolari e scampanellanti, i synth onnipresenti a dipingere il paesaggio intorno, i ritmi sapientemente rallentati, la melodie sempre vagamente sognanti, un'equilibrata catchyness emerge solo qua e là (in Fade Out soprattutto)

Non il disco dell'estate propriamente detta, ma se preferite i cieli un po' imbronciati al pieno sole Parasol è l'album ideale per tenervi saggiamente all'ombra. 

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