Praticamente il manuale stesso del genere, innestato con filologica sicurezza dentro il catalogo della Sarah Records e nei suoi dintorni temporali.
Al di là dell'effetto nostalgia, le sei canzoni di The Way Back sono davvero una salutare boccata d'ossigeno e non c'è un solo episodio che non possieda una sua dinamica, spontanea, fragile e obliqua grazia, con un piccolo capolavoro al centro che si intitola Sunny e sembra veramente uscito da un disco degli Springfields, dei primi Field Mice o dei Brighter.
Insomma, la band di Stella Koukoutsi sembra essersi incamminata sulla stessa strada che percorrono gruppi come i Kindsight o i Say Sue Me, quella che ha come obiettivo dare nuova linfa vitale al guitar pop canonico.
Una menzione speciale anche alla splendida copertina, anche questa deliziosamente retrospettiva nel gusto grafico.
Nessun commento:
Posta un commento