07 dicembre 2023

Ghost Days - Angel Tears EP REVIEW

Non so molto di Alessia Kato, la musicista di Chicago che da diversi anni pubblica i suoi lavori sotto il nome Ghost Days. I suoi singoli ed ep precedenti facevano pensare decisamente ad una versione ancora più eterea ed essenziale del dream pop liquido di Hazel English / Day Wave e già per questo erano opere tanto interessanti, per quanto ancora acerbe.

Per le sue nuove canzoni Alessia ha collaborato con un altro musicista di Chicago, Owney, che ha un presente di indie pop sperimentale condito di suoni elettronici, e sembra essere stata una ottima scelta produttiva. Il risultato, i sette pezzi di Angel Tears, sono davvero un salto in avanti nelle produzioni di Ghost Days, per quanto ne conservino l'anima primigenia e lo stile peculiare.

Da Heart Apart in poi ogni episodio è incentrato sull'impasto delicatamente sognante della voce di Alessia e di una trina di chitarre jangly inghiottite da echi, riverberi e lente onde di elettricità come sassi gettati in uno stagno. Tutto è gentile e sottilmente triste, sfumato e leggero come vapore, disteso e fluttuante sopra un tappeto ritmico in genere semplicissimo e ricamato da una drum machine (un po' la formula vincente di Castlebeat, per intenderci, e Leave It Behind - pezzo migliore del lotto - possiede in effetti proprio l'aura speciale delle cose più leggiadre e scampanellanti di Josh Hwang).

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