21 agosto 2023

Tossing Seed - When You Come Around EP REVIEW

Sembra sempre strano parlare di band indonesiane, ma ho l'impressione crescente che da quelle parti (aggiungiamo la Singapore dei Subsonic Eye) ci sia una scena indie pop che ancora sta fiorendo nei garage, con pochi mezzi e tanta voglia. Una scena che una label come la meritevole Paska Records di Surabaya ci testimonia in tutto il suo spontaneo rigoglio, con un'adesione al genere tanto coerente (i gruppi si assomigliano perfettamente l'un l'altro: chitarre e voce femminile sono il must) quanto entusiastica. 

Curiosando tra i vari gruppi dell'etichetta, ho scoperto con estremo piacere gli Shrine (dream pop molto scenografico e shoegazer in purezza nel loro ep Sacred Limbo), i Lunarways (indie pop surfeggiante e decisamente twee, Say Sue Me prima maniera, le loro cose migliori qui), The Caroline's (il loro ep dell'anno scorso è davvero delizioso!), i mmmarkos! (le loro chitarre alla Cure qui) e drizzly (la grazia totale di Bitter To See You è a dir poco sorprendente).

Ma in verità è dei Tossing Seed che mi sono innamorato all'istante. 

Come dicevamo, lo schema è sostanzialmente quello dichiarato: due chitarre super frizzanti, una cantante dalla voce delicata, una sezione ritmica che bada davvero al sodo, una produzione pulita ed essenziale. In più rispetto a tutti gli altri, i cinque di Magelang - che sembrano portare il nome di un album dei Superchunk, altro punto a favore! - possiedono una forza sfrontata e trascinante che ricorda davvero alcuni gruppi dell'ondata C86 che sono loro stessi a menzionare: Soup Dragons e The Primitives (ma allora menzioniamo anche gli Shop Assistants e i Pastels). Ed assomigliano anche a band scandinave di oggi che amiamo come No Suits In Miami, Kindsight, Westkust o Makthaverskan (non chiedetemi che legame ci sia tra Surabaya e Malmoe, ma evidentemente...). 

Pezzi arrembanti come The Flower Still Remains o Fall Of Sweet Pea, dichiariamolo a voce alta, sono piccoli grandi alternative anthems che meriterebbero di diventare nuovi classici della storia del post punk. Provate a mettere un prodigio di indie anni '90 come Memory Capsule: finirete col volume al massimo nelle cuffie senza nemmeno che ve ne accorgiate. E provate a non commuovervi dentro una lunga ballata elettrica in crescendo come Can I Still Shine, che sembra uscita dalle cose migliori degli Allo Darlin' (brividi quando Esse canta "I'm home again, and i'm home again"). 

Davanti a questo ep di debutto dei Tossing Seed (o mini album, sono 6 pezzi), la sensazione è veramente la stessa che provai davanti alle prime canzoni pubblicate dai Say Sue Me o dagli Alvvays, cioè quella di essermi imbattuto in dei fuoriclasse destinati a un luminoso futuro. 

Fatevi un regalo: procuratevi questo piccolo capolavoro!

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