09 giugno 2022

The Photocopies - SINGLES / EP REVIEW

E' oggettivamente impossibile individuare nella produzione di Sean Turner una sola delle sue numerose uscite e parlare soltanto di quella. In verità il suo progetto The Photocopies merita una vera e propria monografia, limitata però dal fatto che non si fa in tempo a parlare di un EP che subito esce un nuovo singolo o viceversa.

Di Turner non ho trovato particolari informazioni, a parte la definizione che lui stesso ha dato delle sue Fotocopie: indie pop melodico, nello stile metà-80 primi-90, fatto senza piani segreti di riempire gli stadi. Definizione che già di per sé ha detto tutto, e che rende quasi superfluo vedere il volto di chi sta producendo mese dopo mese questa mole di canzoni e conoscere il suo curriculum: anche la persistente grafica "fotocopiesca" insiste con coerenza su un sostanziale e ironico anonimato.

Da dove partire? Se non avete mai sentito nulla dei The Photocopies io mi procurerei subito un EP chiamato "Quadruple A-side", che non a caso contiene alcuni dei pezzi migliori di Turner: fin dall'iniziale e micidiale Scooter Girl è chiarissimo che qui siamo davvero all'indie pop delle origini, quello del C86, con la sua produzione artigianale e le sue chitarre sporche e addomesticate al tempo stesso, le sue melodie sbarazzine e quell'aria svagata e intelligente di chi la sa lunga. Siamo dalle parti di Close Lobsters, i primissimi Prima Scream, i Wedding Present, e così via... 

Se già vi si sono stampati tutti i ritornelli in testa (fidatevi, sarà così), procederei verso un altro EP chiamato (ovviamente) "Triple B-side", che forse è il lato B dell'altro EP o forse no, visto che è uscito prima (ma con The Photocopies non c'è mai nulla di scontato). Qui c'è almeno un pezzo formidabile (Something More) ed uno quasi punk (Pop Quiz) dove Turner infama nelle liriche un tizio che non ha alcuna cultura pop e non sa nemmeno chi canta Come On Eileen

Da qui potete muovervi perfettamente a caso, magari iniziando dall'ultima uscita, un EP dove campeggiano un piccolo potenziale anthem indie pop come Holiday Romance e una canzone super orecchiabile dal titolo incredibile come Wishing I Had Tickets For Saint Etienne (il gioco dei The Photocopies è questo: se conoscete i Saint Etienne, così come tutti gli altri riferimenti più o meno scoperti dei loro pezzi, potete svariare a tutto campo). 

Non perderei per nulla al mondo anche un singolone come I Don't Want You To Want Me, che ha uno di quei ritornelli che ti tormentano per giorni, ma anche la sfrigolante Better Than Nothing I Suppose e la velocissima She La La La La La La La La, dove le radici (post) punk sono davvero evidentissime, così come in altre uscite che assomigliano decisamente più a demo ultra artigianali che a musica prodotta. 

Buone Fotocopie a tutti!





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