Un nuovo EP dei Massage a così breve distanza dall'uscita del loro eccezionale secondo album Still Life è sicuramente una grande, inattesa e graditissima sorpresa.
E' successo che, durante l'ultima estate - con la pandemia che allentava la morsa - Alex Naidus, Gabielle Ferrer, Andrew Romano, Natalie De Almeida e David Rager si siano trovati finalmente a condividere il palco e la sala prove insieme. Il risultato sono tre canzoni nuove (In Grey & Blue, che è un piccolo capolavoro, c'era già nell'album in versione differente) che ci riportano alla ineffabile magia jangly del gruppo di stanza a Los Angeles.
Prendiamo un pezzo come Stalingrad, con la sua quieta e levigatissima perfezione, oppure la progressione di eterea e quasi ipnotica delicatezza di Lane Lines, o l'armonica ampiezza byrdsiana di I'm Going In A Field. Tutto nella musica dei Massage sembra fatto di una "materia dei sogni" di shakespeariana memoria, una dimensione guitar pop che risplende di una calma bellezza e che sembra trasportare l'ascoltatore fuori dal rumore del mondo.
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