Da almeno un decennio Matt Scottoline porta avanti con i suoi Hurry un'idea di indie che punta a mettere insieme Teenage Fanclub e Weezer, puntando con immutato entusiasmo ad un guitar pop spigliato e ipermelodico che a tratti si concede qualche stilema emo-punk.
Fake Ideas, che è il quarto album della band di Philadelphia, continua con grande coerenza ed onestà lo stile dei dischi precedenti, mettendo in fila una serie di pezzi di mirabile e sorridente leggerezza, a partire da una It's Dangerous e una A Fake Idea che non sfigurerebbero dentro un capolavoro come Songs From Northern Britain. Slogging Through The Summer e How To Cope poi sono davvero dei piccoli inni che ti si stampano in testa dopo un solo ascolto e non ti lasciano più.
Può darsi che l'effetto collaterale della musica degli Hurry sia una bruciante nostalgia per estati di venticinque anni fa, ma è un rischio che si può correre volentieri davanti a un guitar driven pop di tale freschezza.
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