08 febbraio 2019

Business Of Dreams - Ripe For Anarchy ALBUM

Molto più che con le sue precedenti band, è con il suo progetto solista Business Of Dreams che Corey Cunningham ha trovato la sua visibilità nella scena indie. L'eponimo debutto di due anni fa ci aveva mostrato le doti di un songwriter brillante e raffinato, malato di nostalgia per un indie pop che ha vissuto i suoi fasti tra '80 e primi '90. 
Arrivato alla sua opera seconda, il musicista americano sembra ancora pienamente impegnato a scavare nella vena d'oro di un guitar pop gentile che un tempo è appartenuto a band come Sea Urchins, The Orchids, Another Sunny Days o Blueboy. 
Le canzoni di Business Of Dreams sembrano concepite, suonate, cantate e prodotte come se dovessero finire su una cassettina della Sarah Records di allora, con un rispetto filologico per nulla pedante, anzi: le melodie sono sempre rotonde e garbate, le chitarre scampanellano sognanti, il ritmo è serenamente fluido, qualche morbido synth disegna talvolta un'atmosfera di tempo magicamente sospeso. 

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