Basta ascoltare poche note di Don't Feels Like Home Anymore, il pezzo che apre l'album di debutto degli spagnoli Ghost Transmission, per capire che la band di Valencia deve essere cresciuta a pane e Jesus & Mary Chain. Il che di per sè non può che essere un primo punto a loro favore.
Inoltre - particolare che farà felici molti - a differenza della maggioranza dei gruppi indie pop iberici, i Ghost Transmission scelgono di usare liriche in inglese, dando al loro esordio un'allure internazionale che non guasta.
Le dieci canzoni di Echoes disegnano i contorni di un noise pop che sta saggiamente a metà tra numeri più morbidi e sognanti ed altri decisamente più aggressivi e taglienti (I'll Kill Your Mark), ma in verità offre le sue cose migliori tra i primi, quando le due voci maschile e femminile si appoggiano con delicatezza su paesaggi dilatati di riverberi elettrici e la melodia si dipana placida lungo scie zuccherine.
E' il caso delle ruvida dolcezza che anima Hit The Road, delle nude armonie vocali di Lustful And Ebony Eyes, della psichedelia gentile di If You Take Your Pride, e soprattutto delle scintillanti spirali shoegaze di Echoes Of You, puro gioiellino del disco e incontro ideale fra la lezione degli Slowdive e quella dei My Bloody Valentine.
Consigliato.
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