Innamorate allo stesso modo delle melodie rotonde dei girl groups e del surf rock degli anni sessanta e del punk pop dei Weezer, le tre Night School sono arrivate con Blush al loro primo disco dopo un paio di EP.
Le ragazze di Savannah, Georgia puntano tutto sul gusto dolce amaro della loro tipica commistione di chitarre distorte e morbide armonie vocali, trovandosi perfettamente a proprio agio in canzoni mosse ed al cotempo avvolgenti come Last Disaster, City Kiss o Lost, dove le linee melodiche si fanno più orecchiabili e zuccherose, ma sono ugualmente efficaci anche quando i battiti rallentano ed emerge l'anima acustica e soprattutto vocale del terzetto (la più dilatata Misty And Blue, la deliziosamente anti-folk Teen Feelings e il romanticismo strumentale di Pink).
L'album gioca in modo abbastanza equilibrato sui due versanti - quello leggermente più arrembante, alla Best Coast o alla Dum Dum Girls, e quello più intimo - inanellando una serie di pezzi sempre piacevoli e, giusto verso la fine, un po' ripetitivi.
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