Mitski Miyawaki non è una novellina nella scena alternativa newyorkese (qualcuno forse - ma non credo molti - si era accorto di Bury Me At Makeout Creek, album decisamente irrisolto datato 2014) e più o meno dagli esordi ha impostato il suo stile su un songwriting essenziale con radici folk e vigorosi muri di chitarra elettrica, in un territorio obliquo tra lo sperimentalismo di Waxahatchee e l'esuberanza indie di Laura Stevenson (giusto per citare due ex compagne di etichetta).
Con un contratto nuovo nuovo con la potente Dead Oceans e un album in rampa di lancio (Puberty 2 esce in giugno), Mitski non ha resistito a far uscire il suo nuovo singolo con ampio anticipo. E Your Best American Girl in effetti potrebbe essere per la musicista di New York un punto di svolta trattandosi - a mio parere - della canzone più potente dell'anno in corso, per l'immediatezza emotiva e per la forza poetica delle liriche.
If I could, I'd be a little spoon
And kiss your fingers forever more
But big spoon, you have so much to do
And I have nothing ahead of me
You're the sun, you've never seen the night
But you hear its song from the morning birds
But I'm not the moon, I'm not even a star
But awake at night I'll be singing to the birds
Don't wait for me, I can't go
Your mother wouldn’t approve
Of how my mother raised me
But I do, I
think I do
And you’re an all-American boy
I guess I couldn’t help trying to be your best American girl
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