15 dicembre 2022

Model Shop - Love Interest ALBUM REVIEW

Non so se sia un caso o ci sia qualcosa di studiato, ma nello stesso mese è accaduto che ben tre membri dei Math & Physics Club abbiano pubblicato album con band parallele. Abbiamo di recente lodato il lavoro di Charles Bert con il progetto Field School, ed ora non possiamo che spendere parole entusiastiche anche per Etahn Jones e Kevin Emerson, che insieme alla bassista Jen Fox hanno fondato i Model Shop. 

Intendiamoci subito, il DNA dei M&PC è ben presente (ed evidente) sia nei Field School che nei Model Shop: si tratta ovviamente di musicisti cresciuti con gli stessi modelli e svezzati alla scuola del grande indie pop americano della K Records.

Tuttavia, se Bert sembra avere cercato di cogliere l'anima della band con cui ha suonato per un decennio cercando un'essenzialità quasi artigianale, Jones ed Emerson hanno decisamente puntato più su una dimensione pop meno legata alle chitarre jangly e più elaborata anche sul versante formale.

In Love Interest si succedono allora pezzi che brillano per la loro esuberanza catchy, che senz'altro hanno un occhio retrospettivo sul mondo Sarah / Creation, ma abbracciano tutta un'estetica che tocca cose anche disparate (gli XTC, i REM, il brit pop più raffinato, un po' di classicismo adult rock, il power pop dei New Pornographers e l'indie dei '90 più morbido, diciamo alla Nada Surf), pieni di chitarre croccanti e armonie vocali. Tra tutti, il piacevolissimo uptempo di Lucky, il crescendo spettacolare e quasi sopra le righe di Letters To Melissa, il formidabile riff che apre Millionaires, il piglio sbarazzino di Compilation Tape

Parlavamo del disco dei Field School un tesoretto di cose belle. La definizione calza perfettamente anche per questo Love Interest, reso senz'altro prezioso dal tocco pop di tre musicisti di grande esperienza. 

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