A partire dal 2018, Darksoft ha pubblicato numerosi album, singoli ed ep, tutti ispirati ad un ideale mondo sonoro che sta a cavallo fra l'indie pop originario, il jangle pop alla Day Wave e il dream pop / shoegaze degli ultimi Slowdive.
Rationalism, l'album appena uscito (è il seguito di un Relativism pubblicato prima dell'estate scorsa), mostra in modo efficacissimo quale sia la strada percorsa da Darksoft: atmosfere di sognante morbidezza, chitarre che si intrecciano in nome di un'aerea leggerezza, la voce che resta sempre soffice e confidenziale (la somiglianza con quella di Neil Halstead è davvero notevole), le melodie allungate cantilenanti e circolari, i synth quasi onnipresenti ma mai invadenti, che gettano le fondamenta su cui si costruisce il resto.
I dieci pezzi del lotto, catchy ma sempre delicatissimi, brillano di un'essenzialità di fondo che riesce sempre a creare un paesaggio che si dilata intorno con una estrema rilassante piacevolezza.
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