Nei due ep pubblicati nel '21 e nel '23 (Since July), i Quiet Houses avevano già ampiamente dimostrato di percorrere una strada personale, incentrata sulla voce splendida e magnetica di Hannah e su un "pop touch" che potrebbe stare a metà fra la nostalgia per gli eightiees di Hatchie e le aperture scenografiche dei Bleach Lab, con una finestra laterale su paesaggi acustici / cantautorali sempre spalancata.
Carried Away, ep numero 3 della loro carriera, segna una ulteriore maturazione del duo scozzese, non solo nella potente capacità di scrittura (tutti i cinque pezzi sono terribilmente catchy) ma anche in una cura formale che riesce sempre a trovare densità, sfaccettature e leggerezza.
Hannah e Jamie sanno come si scrive una canzone pop e qui ce ne sono alcune - What My Heart Is For e New Ossession in testa, ma anche la morbidissima e sognante Carried Away - intessute di synth, dinamiche e luccicanti, programmaticamente piacevoli, che non ci meraviglieremmo di trovare nella colonna sonora di qualche film o serie tv romcom. Se il lato folksy è assicurato dall'intima e avvolgente Fact and Figures (siamo dalle parti di Phoebe Bridgers), la conclusiva Call You Later, con i suoi elegantissimi layers di chitarre, voce e synth, mostra in modo definitivo quanto i Quiet Houses maneggino con assoluta ed efficacissima naturalezza la materia (dream) pop, imprimendo la loro signature.
Disco migliore per iniziare il 2025 non avremmo immaginato.
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