04 gennaio 2025

Quiet Houses - Carried Away EP REVIEW

Non c'è dubbio che la Scozia sia una delle patrie ideali dell'indie pop. Non si contano davvero le band e gli artisti che hanno mosso i loro passi da quelle parti, spesso con in comune un amore per la melodia in grado di attraversare stili molto diversi tra loro. 

Jamie Steward e Hannah Elliott, che sono originari di Edimburgo e fanno musica insieme da quando erano giovanissimi, forse inconsapevolmente hanno anche quell'eredità musicale sulle spalle, e sicuramente nel loro dream pop di raffinatissima delicatezza c'è un'anima catchy e gentile molto "scozzese", di chiara matrice folk, in grado di illuminare ogni loro canzone.

Nei due ep pubblicati nel '21 e nel '23 (Since July), i Quiet Houses avevano già ampiamente dimostrato di percorrere una strada personale, incentrata sulla voce splendida e magnetica di Hannah e su un "pop touch" che potrebbe stare a metà fra la nostalgia per gli eightiees di Hatchie e le aperture scenografiche dei Bleach Lab, con una finestra laterale su paesaggi acustici / cantautorali sempre spalancata. 

Carried Away, ep numero 3 della loro carriera, segna una ulteriore maturazione del duo scozzese, non solo nella potente capacità di scrittura (tutti i cinque pezzi sono terribilmente catchy) ma anche in una cura formale che riesce sempre a trovare densità, sfaccettature e leggerezza. 

Hannah e Jamie sanno come si scrive una canzone pop e qui ce ne sono alcune - What My Heart Is For e New Ossession in testa, ma anche la morbidissima e sognante Carried Away - intessute di synth, dinamiche e luccicanti, programmaticamente piacevoli, che non ci meraviglieremmo di trovare nella colonna sonora di qualche film o serie tv romcom. Se il lato folksy è assicurato dall'intima e avvolgente Fact and Figures (siamo dalle parti di Phoebe Bridgers), la conclusiva Call You Later, con i suoi elegantissimi layers di chitarre, voce e synth, mostra in modo definitivo quanto i Quiet Houses maneggino con assoluta ed efficacissima naturalezza la materia (dream) pop, imprimendo la loro signature. 

Disco migliore per iniziare il 2025 non avremmo immaginato. 

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