08 febbraio 2024

Flight Mode - The Three Times ALBUM REVIEW

Guardando a ritroso (con un pizzico di nostalgia), è evidente come l'età d'oro dell'indie rock - iniziata sullo scorso degli Ottanta con il genio seminale dei Pixies e proseguita in mille rivoli nei Novanta - abbia vissuto il suo canto del cigno con i primi tre album dei Death Cab For Cutie, forse l'ultimo gruppo che abbia detto realmente qualcosa di nuovo in una scena che, tutt'altro che esaurita, cominciava inevitabilmente a stabilizzarsi dentro il perimetro dei canoni di genere. Parliamo di vent'anni fa, più o meno.

Quanto quegli album siano entrati potentemente nell'immaginario, lo leggiamo con facilità in decine di band di oggi, formate da musicisti per cui l'indie di quei tempi è un dato spesso precedente anche alla propria nascita. Tra tante, mi sembra davvero che meritino la nostra attenzione i Flight Mode, terzetto di Oslo che negli ultimi anni ha pubblicato tre ep che oggi finalmente vengono messi insieme a formare un album di debutto di poderosa bellezza. 

Sjur Lyseid, l'anima dei Flight Mode, in verità non è un novellino, anzi. Qualcuno se lo ricorderà una quindicina di anni fa con un progetto solista che si chiamava The Little Hands Of Asphalt, che ne aveva messo in luce il talento di scrittura e un amore per il folk rock americano piuttosto diffuso nella scena indipendente norvegese.

Nella sua incarnazione maggiormente rock, Lyseid ha compiuto esattamente la stessa parabola della band di Ben Gibbard: è partito con uno stile più ruvido e uptempo che qualche recensore ha etichettato (secondo me sbagliando) come emo punk (sono i primi quattro pezzi del lotto, piuttosto vicini alle cose di ME REX o dei Great Grandpa, per intenderci) e poi ha proceduto a smussare via via gli angoli, fino ad arrivare alle canzoni più morbide e intrise di folk contenute nell'ep che esce coevo all'album. Insomma, la struttura particolare di The Three Times permette di apprezzare in modo evidente un'evoluzione che non ha tanto a che fare con la qualità (che è alta sempre), quanto con un mood compositivo progressivamente diverso. 

Ciò che rimane fortemente caratterizzante nel suono dei Flight Mode è un'energica immediatezza, che si esprime sia quando l'elettricità è lasciata più libera di fluire con fragore, che quando i ritmi rallentano. 

Un grande album fatto di tre piccoli grandi album!

Nessun commento: