Maria Nuccilli e Alex Glendening, fondatori e anima dei Deadbeat Beat, suonano insieme davvero da una vita: tra le loro prime cose e How Far ci passano tutte le scuole superiori e altri due album. E in effetti basta un ascolto anche veloce del nuovo disco per rendersi conto che i due, coadiuvati dal bassista Zak Frieling, non solo possiedono un songwriting di notevole intelligenza, ma soprattutto un impasto sonoro di essenziale perfezione.
Il garage pop del trio di Detroit è un azzeccato mix di chitarre un po' jangly e un po' grattugiate, armonie vocali, ritornelli che fanno immediatamente il loro dovere e quell'aria obliqua che cerchiamo in ogni gruppo indie e che ricorda da vicino la sorniona immediatezza delle band della Flying Nun. Un album strano e affascinante, pieno di spigoli e al contempo morbidissimo.
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