Con il loro EP di debutto, uscito all'inizio del 2016, gli svedesi We The Pigs avevano mostrato una spontanea propensione a costruire, sulla propria base shoegaze, un dream pop arioso e concreto, fatto di chitarre jangly e melodie di grande immediatezza.
Il seguito, intitolato ovviamente EP2, mette in fila quattro canzoni provenienti dallo stesso nucleo creativo dell'esordio, e se possibile rilancia con ancora più forza l'ottima impressione che avevamo avuto al debutto.
Se Start Over riprende in sostanza dove ci eravamo lasciati, con le placide onde di riverberi e synth di uno shoegaze di energica dolcezza, con Too Young siamo invece dalle parti di un indie pop sorridente e graziosamente uptempo dove le voci famminile e maschile si alternano con spontaneo equilibrio. Tutto molto piacevole, ma è con i due episodi successivi che i We The Pigs fanno il botto: la travolgente Wake Up, due minuti di muscoli e melodia killer in puro stile Pains Of Beeing Pure At Heart, e soprattutto la poderosa ed entusiasmante Go Away, che ad un vecchio fan dell'indie scandinavo come me non può non rammentare, con una lacrimuccia di commozione, i maestri Broder Daniel, con quel mix inconfondibile di elettricità libera ed armonie vocali.
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