La biografia degli Slowdive per i loro irriducibili fan (tra i quali il sottoscritto) sa di leggenda: emersi dal magma post punk dei tardi Ottanta, insieme ad un altro pugno di talentuosi grupi inglesi hanno dato vita al movimento shoegazer, pubblicando solo tre album formidabili prima di sciogliersi, dopo pochissimi anni di ispiratissima attività. Poi, all'improvviso, tre quinti della band sono riapparsi in una reincarnazione folk-pop, Mojave3, che sembrava aver distillato in modo prodigioso il miele elettrico della formazione originaria trasformandolo in nettare acustico lungo cinque album di cui almeno tre (i primi) sono capolavori. Qualche abbozzo di carriera solista riempie gli anni che seguono, a conferma soprattutto delle doti cantuautorali del leader storico Neil Halstead. Nel 2014 l'operazione nostalgia: venti show con la formazione originale degli Slowdive, a rimettere sul palco le canzoni di Souvlaki e Pygmalion in un tour estivo. Niente di originale, certo. Almeno fino a quello che stiamo ascoltando oggi.
Star Roving, la prima nuova canzone degli Slowdive in 22 anni.
Halstead, Rachel Goswell e compagni oggi veleggiano verso i cinquant'anni, ma il pezzo che la band di Reading ci regala oggi sembra idealmente uscito da una session del '91 per Just For A Day. C'è tutto degli Slowdive che abbiamo amato: l'eterea semplicità, la morbida energia delle chitarre che si sovrappongono, le distanze che si allungano senza abbandonare i confini della forma canzone, la voce di velluto di Neil che adesso ci sembra così consueta e confortante.
Tutto così bello e perfetto che un po' sembra anche a me di essere più giovane di vent'anni...
Pare - ma non c'è una conferma ufficiale - che il 2017 verrà alla luce un intero album. Aspettiamo con le dita incrociate.
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