Ultimamente ho avuto l'occasione di scoprire una piccola ma interessante scena shoegaze messicana (segnalo giusto l'eccelente EP omonimo dei Vestidos).
Dal Messico viene anche Carla Sarinana, bassista di una bad chiamata Ruido Rosa, che non conosco. Vogliosa di dare vita ad un side project personale, Carla ha creato Silver Rose, pubblicando (qualche mese fa, arrivo in ritardo) un EP che è impossibile non notare.
Con le liriche spartite equamente fra spagnolo e inglese, le 6 canzoni di 206 hanno senz'altro una solida base shoegaze
(elettricità e riverberi non mancano) ma possidedono un potenziale
melodico ed una immediatezza (merito anche della voce vigorosa ed
ispirata di Carla) che le sposta decisamente verso un dream pop limpido e
muscolare.
Siamo
quindi decismente dalle parti di una versione più energica di band al
femminile come Best Coast o Dum Dum Girls, ma pezzi come Take Me Home o Crimen dimostrano un taglio personale, dove ruvidezza e sensualità si mescolano in modo assolutamente efficace.
Nessun commento:
Posta un commento