C'è qualcosa di curioso e di speciale in East Bumblefuck, il primo singolo del primo EP di Olive & The Pitz. Le liriche cantate da Olivia Riggio concentrano una disperazione post-adolescenziale ed una potente maliconia da remota provincia americana (il titolo si riferisce ad un'espressione che noi tradurremmo "in culo al mondo" o qualosa di simile), porgendola però attraverso un guitar pop gentile, vagamente stralunato ed essenziale, così spontaneo nel suo crescendo di elettricità da generare un effetto ironicamente efficace e davvero coinvolgente.
Le 5 canzoni di Landlocked, debutto assoluto per il giovanissimo quartetto del Jersey, rivelano non solo un talento compositivo degno di attenzione (vedi ad esempio i raffinati cambi di ritmo di Bildungsroman), ma anche un'indubbia bravura nel maneggiare le chitarre, che creano trame jangly per nulla scontate attorno alla voce educata di Olivia.
Olive & The Pitz si muovono in una dimensione cantautorale, ma hanno quello stesso spirito artigianale, intelligente, agrodolce e sbarazzino dei gruppi della K Records, capace di mettere insieme melodia e fervori indie.
Teniamoli d'occhio.
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