03 agosto 2022

Tallies - Patina ALBUM REVIEW

Arrivati al secondo album dopo l'interessante debutto del 2019, i canadesi Tallies portano avanti con immutata leggerezza la loro idea eterea e primaverile di dream pop. 

A differenza di molte altre band che percorrono sentieri simili, Sarah Cogan e compagni sembrano dichiarare sempre in modo evidente i loro modelli: i Sundays e i primi Cardigans nei pezzi più rotondi, jangly, catchy e immediatamente abbordabili; i Lush e un po' i Cocteau Twins negli episodi che mirano invece a creare impasti atmosferici dilatati, sfumati e riverberati. 

I nove pezzi che compongono Patina alternano queste due anime dei Tallies: due attitudini che procedono più o meno parallelamente e che il gruppo di Toronto maneggia con sicurezza e la solita grande retrospettiva e colta delicatezza. 

A mio gusto personale, le cose più riuscite sono quelle più apertamente melodiche, che mettono maggioremnte a fuoco lo stile peculiare della band e si staccano in parte dagli stilemi abilmente ricercati che riempiono l'album: la scampanellante Hearts Undeground, la magnifica Special con il suo morbido crescendo, la forza gentile della conclusiva When Your Life Is Not Over

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