23 giugno 2020

Constant Smiles - Control ALBUM

Confesso che sono stato ad un attimo dal cambiare disco dopo avere ascoltato Felt, il pezzo che apre il nuovo album dei Constant Smiles, uno strumentale piuttosto oscuro e inquietante. Poi è partita Only Love e sono letteralmente caduto dalla sedia. Perché è stato come trovarsi davanti ad uno dei primissimi singoli della Sarah Records (Field Mice, Another Sunny Day, The Orchids...) catapultato nel 2020 grazie alla macchina del tempo. 
E' praticamente impossibile orientarsi nella più che prolifica produzione di Ben Jones, il musicista che sta dietro ai Constant Smiles: ha messo in piedi innumerevoli serie di album e trilogie lasciate incompiute per iniziarne altre, spaziando dal lo-fi puro allo shoegaze, dal post punk alla darkwave, con una spiccata sensibilità pop quasi sempre presa nelle spire delle sue sperimentazioni sonore. 
Probabile che persino Jones alla fine abbia un po' perso le proprie stesse tracce, e infatti Control (il titolo mi sembra emblematico) nasce come una ripartenza ideale, e se non conoscete la musica dei Constant Smiles per voi può essere tranquillamente una paetenza per poi ricostruire all'indietro. 
Come spesso accade nei dischi del musicista di Brooklyn, l'esperienza è sempre un po' disorientante: ci sono luminose aperture e tuffi nella notte, la morbidezza del dream pop e subito dopo squarci di psichedelia ipnotica, cupi riverberi e scintillanti jingle jangle, in una sorta di tormentato e al contempo mesmerico flusso di coscienza, con uno straniante misto di improvvisazione e cura dei particolari dove la voce si fonde con l'eco elettrico delle chitarre.



 

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