16 agosto 2016

Starry Eyed Cadet - Places We Don't Belong [ALBUM Review]

Stando a quanto scrivono di sè, i californiani Starry Eyed Cadet sono cresciuti a pane e Sarah Records. Ascoltando le canzoni di Places We Don't Belong, il loro primo album dopo un EP d'esordio uscito un paio d'anni fa, non possiamo che confermare che deve essere stato così. 
I cinque di San Francisco non sono dei ragazzini (un paio di membri hanno suonato nei Marine Life), tutti compongono e cantano, e possono evidentemente vantare dei voti alti in storia dell'indie pop, in tutte le sue incarnazioni possibili. 
Nei nove episodi del disco troviamo un tocco leggero di noise pop, delicate carezze twee (soprattutto grazie alla voce di Sally Jati), fresche chitarre jangly, un po' di zucchero filato dream pop, dichiarate nostalgie sixties, echi della K Records ma anche della Elefant, melodie sfrontatamente catchy, florilegi di cori e coretti, ritmi sorridenti e uptempo, e in definitiva un'idea di pop song estiva e solare, adattissima a questo periodo. 
Non cala davvero mai l'ombra sui pezzi degli Starry Eyed Cadet, e in alcuni momenti - citiamo giusto l'irresistibile On The Run, Reaction, Social Call e l'iniziale Worlds Collide - un ascolto prolungato potrebbe procurarvi persino una piacevole abbronzatura. 
Affrettatevi prima che arrivi l'autunno!



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