Nelle cinque canzoni del lotto,  Leslie, Mike e Daniel puntano tutto su un brioso dinamismo che si poggia con grande leggiadria su chitarre jangly, synth e melodie altamente cantabili, a metà tra i Pains  della maturità e i carillon sognanti di Hazel English o di Japanese Breakfast. Peccato per la durata ridotta, ma sono 16 minuti di frizzante piacevolezza. 

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