Nel 2023 l'uscita dell'album di debutto dei Fragile Animals mi aveva talmente colpito che alla fine dell'anno Slow Motion Burial era finito tranquillamente nella lista ristretta dei dischi dell'anno.
Del gruppo australiano (un duo di base, oggi quartetto) avevo amato quella capacità di essere formalmente perfetto ed emotivamente scenografico che è tipica di band di forte impatto come Bleach Lab, Basement Revolver o Wolf Alice.
Il nuovo ep Tourist ci riporta alla grande nel mondo di chiaroscuri dei Fragile Animals con sei pezzi che ancora una volta mettono in luce la eccezionale bravura di Victoria e Daniel nel costruire i loro crescendo notturni, che scintillano di chitarre che partono sempre atmosferiche in un intreccio sottilmente obliquo ed esplodono a poco a poco di fragore elettrico (prendete l'avvolgente Sending Flares come esempio).
Non c'è dubbio che la voce delicata e determinata insieme di Victoria Jenkins sia un notevole plus stilistico della band (in Into It è davvero una luce baluginante nella notte), ma sono soprattutto il mood oscuro, quasi drammatico (Allergic), e l'energia catartica di tutti i pezzi a rendere il gruppo di Brisbane così efficace ficcante in ogni cosa che fa.