La luminosa cornucopia guitar pop che esplode fin dalle prime note di Love Affair, il pezzo che apre Impermanent Lane, è un perfetto biglietto da visita per la musica di Maud Anyways: tutto è pervaso da una spontanea energia, una grande e gioiosa immediatezza melodica, un morbido dinamismo che assomiglia ai Ride di Twisterella ed un'aria di sognante dolcezza che ritroviamo in quasi tutti gli episodi del disco, già a partire dalla splendida, ampia e leggiadra Shadow Above, dove il carillon delle chitarre sembra omaggiare i Cure più melodici.
Le canzoni di Maud sono ben radicate nei canoni del dream pop / shoegaze tra '80 e '90 (dalle Lush agli Slowdive...) e, pur in economia di mezzi, riescono ovunque a costruire paesaggi sonori poderosi e suggestivi, grazie anche al curatissimo lavoro produttivo del danese Casper Iskov, evidente nelle trame dense di Absurd e Never Be Real, dove le fondamenta di basso, batteria e synth fungono da base per il florilegio dell'elettricità e dei cori.
Un disco davvero sorprendente: consigliatissimo!
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